RISONANZA MAGNETICA (RM)
La Risonanza Magnetica è una tecnica di Imaging che si serve dei campi magnetici per fornire una serie di immagini in sezione sottile ad alto dettaglio anatomico e di contrasto di tutte le strutture e di tutti gli organi.
Indicazioni
La RM è particolarmente utile nell'ottenere immagini dettagliate del cervello e della colonna vertebrale, e fornisce ottime informazioni anche in campo traumatologico, oncologico, ortopedico, cardiologico e gastroenterologico.
Il dettaglio delle immagini consente di rilevare la vascolarizzazione dei tessuti, lo stato d’idratazione dei dischi intervertebrali e dei menischi del ginocchio. Fondamentale in caso di anomalie o lesioni al cuore, a tendini e legamenti, al cervello e al midollo spinale, viene utilizzata per diagnosticare con esattezza la presenza di sclerosi a placche o di tumori al cervello o all’ipofisi.
Mezzo di Contrasto
La RM può essere eseguita con o senza mezzo di contrasto. Quando è eseguita con mezzo di contrasto viene fatta un’iniezione endovena di una sostanza minerale, il gadolinio. Quando si programma un esame con MDC, è indispensabile eseguire preventivamente le indagini di laboratorio necessarie a individuare i soggetti a rischio di reazioni anafilattiche, inoltre prima di intraprendere un esame diagnostico con contrasto è necessario il consenso esplicito e informato del paziente.
Esame
La RM è assolutamente indolore e può durare fino a un'ora; in quest’arco di tempo bisogna rimanere immobili sul lettino all'interno di un cilindro metallico aperto a entrambe le estremità.
Controindicazioni
L’esame è controindicato durante la gravidanza, soprattutto nei primi 3 mesi. Quando è previsto il mezzo di contrasto, le donne che allattano dovrebbero evitare di farlo nelle 24 ore successive, utilizzando il biberon con il latte raccolto e conservato prima dell’esame. Non possono sottoporsi a risonanza magnetica i portatori di pacemaker cardiaco o di neurostimolatori ed è controindicato anche per chi ha protesi, chiodi e viti applicate in ortopedia o dispositivi metallici in uso in interventi di angioplastica su arterie e vene. Anche le protesi del cristallino, impiantate per la cataratta, o le valvole cardiache metalliche costituiscono un motivo di controindicazione. È opportuno informare gli operatori se si è lavorato come tornitore, saldatore o carrozziere, per il rischio di avere nel corpo piccole schegge metalliche.